Milletrecento eventi in 105 Paesi per promuovere e difendere il valore del made in Italy agroalimentare all’estero. Prende il via oggi la prima
Settimana della cucina italiana nel mondo, iniziativa congiunta del ministero degli Esteri e delle Politiche Agricole che fino al 27 novembre coinvolgerà la rete estera della Farnesina con concorsi, conferenze, degustazioni, cene a tema, mostre legate alla cucina e seminari tecnico-scientifici (
gli eventi nei singoli paesi possono essere cercati su questo sito). L’Italia, non va dimenticato, è l’unico Paese al mondo con 285 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg. E di recente ha anche conquistato il primato europeo nel biologico, con quasi 50mila aziende agricole.
"Leghiamo il grande tema della cucina a quello del lavoro dei nostri produttori, un tratto distintivo - sottolinea il capo del Mipaaf Maurizio Martina - che rende il modello Italia unico nel mondo. Perché quando raccontiamo un piatto, raccontiamo anche la storia di chi lo ha realizzato, di un territorio, della qualità delle materie prime”.
Il mercato dell’agropirateria.“Un’iniziativa utile - sottolinea la Coldiretti - per valorizzare l’identità dell’agroalimentare nazionale e fare finalmente chiarezza sulle troppe mistificazioni che all’estero tolgono spazio di mercato ai prodotti originali”. L'agropirateria internazionale infatti utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. Secondo le stime di Coldiretti, all'estero sono falsi due prodotti alimentari di tipo italiano su tre, con il mercato mondiale delle imitazioni di cibo made in Italy che vale oltre 60 miliardi di euro.