Gioco e campioni, l'Argentina dà lezione Gioco e campioni, l'Argentina dà lezione

Publicado el 14/08/2013

Rete di Higuain, raddoppia Banega. Soltanto nella ripresa con i cambi l'Italia si sveglia e va in gol con Insigne

ROMA – “Buen partido”, sorride soddisfatto Sabella, il c.t. dell’Argentina. Anche senza Messi, la Seleccion vince contro l’Italia, 2-1 proprio come 12 anni fa in questo stesso stadio. E senza tre formidabili parate di Marchetti, nella ripresa il risultato potrebbe essere anche più rotondo. All’Italia, invece, manca da morire la forza esplosiva di Mario Balotelli, l’altro grande assente della serata.

STOPPATI - Gli esperimenti di Prandelli, De Rossi nel cuore della difesa a quattro e Verratti in regìa, non funzionano. Ma gli azzurri, almeno nel primo tempo, mancano soprattutto in attacco. C’è poca qualità dietro Osvaldo. Candreva si mette in luce con qualche accelerazione, Giaccherini invece viene regolarmente stoppato dai difensori argentini. Così dopo la rete di Higuain, favorita dal disimpegno sbagliato di De Rossi, l’Italia stenta a rientrare in partita.

RISCOSSA - Ci riesce nella ripresa dopo che il nuovo entrato Banega ha portato il risultato sul 2-0. La parziale riscossa azzurra arriva grazie all’intraprendenza di Diamanti e ai lampi di classe di Lorenzo Insigne che ad un quarto d’ora dalla fine riapre i giochi con un gol bellissimo. Insigne con la sua vivacità mette alle corde gli argentini. Il 2-2 sembra maturare nel convulso finale, ma per onestà bisogna dire che l’Argentina è più volte andata vicina al terzo gol. Marchetti, entrato al 9’ della ripresa al posto di Buffon, si dimostra un vice assai affidabile.

MONDIALE - Le amichevoli non fanno per noi. Ma la sconfitta nella partita della pace, voluta per papa Francesco, non fa troppo male. L’Italia però deve ritrovare in fretta se stessa perché a settembre, prima a Palermo contro la Bulgaria (il 6) e poi a Torino con la Repubblica Ceca (il 10), dobbiamo mettere al sicuro la qualificazione al mondiale brasiliano.

Corriere della Sera