Eterna Yelena Isinbayeva, medaglia d'oro nel salto con l'asta Eterna Yelena Isinbayeva, medaglia d'oro nel salto con l'asta

Publicado el 13/08/2013

Dopo un difficile avvio di gara, torna a brillare la stella di Yelena. E i 45 mila spettatori della finale sono tutti per lei

MOSCA - Alle 21.38, ora del Cremlino (le 19.38 italiane) di martedì 13 agosto, Yelena Isinbayeva è tornata in cima al mondo, dopo un’attesa durata cinque anni. La signora del salto con l’asta, il capitano dell’esercito russo per meriti sportivi, la donna capace di firmare 28 primati del mondo in carriera, l’ex ginnasta di Volgograd aveva vinto l’oro mondiale nel 2005 (con record) e nel 2007 e quello olimpico nel 2004 ad Atene e nel 2008 a Pechino. Poi aveva conosciuto una serie di sconfitte nelle grandi manifestazioni che l’avevano portata anche a prendersi un anno sabbatico (nel 2010): a Berlino 2009 aveva sbagliato tre volte alla misura di entrata (ma sei giorni dopo era salita fino a m 5,06, che è ancora primato mondiale); nel 2011, a Daegu, era finita sesta e un anno fa ai Giochi di Londra si era dovuta accontentare della medaglia di bronzo. Che però era stata il segnale di un ritorno agonistico di forte significato.

SUL TETTO DEL MONDO - Per rinascere, ha scelto il Mondiale in casa, lei che a Mosca non era mai riuscita a stabilire un record; ha lavorato duramente con il suo vecchio allenatore, Eugeni Trofimov; ha finalmente riempito lo stadio Luzhniki, dopo giorni di quasi deserto. I 45 mila spettatori l’hanno spinta verso l’oro, in una gara cominciata con difficoltà (errore a m 4,65) e finita in maniera trionfale, con m 4,89 superati alla prima prova, in piena euforia agonistica e con un gesto tecnico prossimo alla perfezione, che ha ricordato il periodo d’oro, quando nessuno riusciva nemmeno a insidiare da lontano il suo regno. A 31 anni, ha riprovato l’emozione di essere la migliore, dopo aver battuto la statunitense Suhr, la favorita, e la cubana Silva, ferme a m 4,82. Lo stesso podio di Londra, ma con la Isinbayeva tornata sul gradino più alto.

RECORD TENTATO - Ha cercato di battere anche il primato del mondo, provando m 5,07 in uno stadio impazzito che non ha mai smesso di urlare il suo nome, ma non si può chiedere troppo agli dei dell’atletica. Quella del Mondiale avrebbe dovuto essere la sua ultima gara, invece, prima ancora di saltare, aveva cambiato idea: ha trovato un grande amore (un giocatore di hockey), si vuole sposare e avere un figlio (ha 31 anni, visto che è nata il 3 giugno 1982), ma conta di tornare per i Giochi di Rio. Vuole il terzo oro olimpico, adesso che ha riscoperto la felicità di guardare il mondo dall’alto.

Corriere della Sera