Golden Globen: “Io sì” di Laura Pausini premiata come miglior canzone originale: “Non ci posso credere”. Golden Globen: “Io sì” di Laura Pausini premiata come miglior canzone originale: “Non ci posso credere”.

Publicado el 02/03/2021

«Ho la pelle d'oca, non avrei mai immaginato di vincere un Golden Globe. Dedico questo premio a tutti coloro che vogliono e meritano di essere "visti" e a quella ragazzina che 28 anni fa vinse Sanremo e non si sarebbe mai aspettata di arrivare così lontano». Sono parole condite d'emozioni intense quelle di Laura Pausini che ieri notte ha vinto il premio per la migliore canzone originale con la sua ''Io sì''. Composta in collaborazione con Diane Warren e Niccolò Agliardi, brano portante de La vita davanti a sé, il film di Eduardo Ponti girato con la madre Sofia Loren che però non è riuscito a vincere nella categoria riservata al miglior film in lingua originale, premio che è andato al film coreano Minari.

La Pausini, in collegamento con lo show da casa sua, visibilmente emozionata, nonostante non sia nuova a premi internazionali, con una camicia rossa e seduta a un pianoforte bianco ha ringraziato tutti, anche in italiano per poi aggiungere su Facebook «dedico questo riconoscimento anche all'Italia, alla mia famiglia, a tutti coloro che hanno scelto me e la mia musica e mi hanno reso quello che sono oggi. E alla mia bellissima figlia, che di oggi vorrei ricordasse la gioia nei miei occhi, sperando che cresca e continui sempre a credere nei suoi sogni». 

Una nota italiana dunque anche in questa particolarissima edizione dei Golden Globes, le cui parole d'ordine sono state  'inclusione, diversità, unità'. Parole pronunciate da molti durante la serata che celebra il cinema e la televisione e che tradizionalmente apre la stagione dei premi a Hollywood. Parole gridate da Jane Fonda, che ha ricevuto il Cecil B De MIlle award e che rappresenta in un colpo solo il mondo del cinema e quello dell'attivismo, due universi da sempre legati a doppio filo.

Una festa a metà, senza tappeto rosso, senza la passerella di stelle scintillanti, senza eccessi, senza party glamour, ma sempre una festa. Nelle due sale, una a Los Angeles e una a New York le due conduttrici Tina Fey e Amy Poehler davanti a una minuta platea in presenza, la prima linea contro la pandemia, infermieri, medici, primi soccorritori e a una vasta platea di celebrity nelle loro abitazioni, collegati a distanza, chi elegante, chi informale, chi accompagnato dai figli, dalla famiglia, dal proprio animale domestico hanno celebrato una delle notti più importanti del cinema con sobrietà e humour.

Tratto da: Il Secolo XIX

Scritto da: Andrea Carugati

01/03/2021