Paura nello scalo di Fiumicino, incendio al terminal 3: "Non è doloso". Enac: capacità operativa dell'aeroporto al 50 per cento Paura nello scalo di Fiumicino, incendio al terminal 3: "Non è doloso". Enac: capacità operativa dell'aeroporto al 50 per cento

Publicado el 07/05/2015

ROMA -  Le fiamme e il fumo in pochi secondi hanno riempito tutto il terminal 3, un terribile odore acre e l'allarme antincendio è subito scattato creando il panico tra operatori e viaggiatori. Paura all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Un rogo si è sviluppato nella notte, precisamente alle 00.04, nello scalo romano. Le fiamme, secondo i primi rilievi, sarebbero state causate da un corto circuito probabilmente innescatosi in un controsoffitto. Anche se un testimone avrebbe visto le fiamme divampare da dietro al frigorifero di un bar. In un video delle telecamere interne però si vede il fumo uscire dai controsoffitti che risultano proprio la parte più danneggiata dell'area dei voli internazionali. E' stata invece smentita da Adr la notizia secondo cui ieri sarebbe scattato un allarme per il surriscaldamento dell'impianto elettrico nell'area poi interessata dall'incendio: "gli operai ripresi dalla telecamera erano sul posto per tutt'altro tipo di verifica". Tutte le ipotesi comunque restano aperte e verifiche da parte della Procura saranno attivate soprattutto sul fronte delle misure di sicurezza dello scalo.

La procura di Civitavecchia, competente a procedere su fatti che avvengono nello scalo aeroportuale di Fiumicino, ha intanto aperto un fascicolo processuale. Il pm Valentina Zaratto, con il coordinamento del procuratore Gianfranco Amendola, ha configurato, per il momento contro ignoti, il reato di incendio colposo. Il primo atto è stato il sequestro dell'intera area interessata dal rogo. Domani è attesa in procura una prima informativa sui rilievi fatti dai vigili del fuoco e dagli uomini della Polaria e successivamente saranno stabilite le strategie degli accertamenti. Quasi certamente sarà disposta una consulenza tecnica per stabilire le cause dell'incendio.

L'ad di Adr Lorenzo Lo Presti ha precisato: "C'è stato un corto circuito che ha scatenato l'incendio nella zona commerciale, abbiamo 18mila centraline che rilevano il fumo che sono scattate e sono arrivati i vigili. Il Terminal 3 è distrutto dopo i varchi di sicurezza cioè la parte commerciale, il resto è agibile e non è stata interessata l'area del cantiere per il nuovo molo". Non ci sono feriti, solo tre intossicati lievi "ma in codice giallo e non sono dei passeggeri - ha precisato Lo Presti - L'obiettivo primario era la sicurezza delle persone". Ora dopo ora, ecco cosa è successo.

I voli. Piano piano, dopo l'ora di pranzo, la situazione nello scalo ha cominciato a tornare alla normalità, pur nell'emergenza. Dopo una lunga mattinata di disagi, tra passeggeri disorientati, addetti impegnati a fornire assistenza e lo scalo bloccato tra ingressi transennati e un intenso odore di bruciato, alle 13.50 è partito il primo volo Iberia per Madrid e a seguire quelli delle altre compagnie, dalla Delta ad American Airlines. Anche Alitalia ha avviato la ripresa graduale di tutti i voli. Intanto, Adr ha messo in campo una task force di 400 lavoratori in più oltre al normale organico per fornire assistenza ai passeggeri in attesa di imbarco che si sono prima accampati e poi hanno formato lunghe file. Ecco le loro testimonianze.

Decine di operatori aeroportuali con i fratini gialli hanno informato i passeggeri in fila ai banchi del check-in. Presi d'assalto anche i punti informativi, mentre i passeggeri in attesa hanno continuato a guardare i maxischermi con la speranza di raggiungere al più presto la loro destinazione. Durante tutta la mattinata, con i voli bloccati, hanno corso da un terminal all'altro per avere informazioni. Alcuni hanno abbandonato il Leonardo Da Vinci per tentare la partenza da Ciampino. 

"Alle 8 il quadro era completo e chiaro - ha spiegato Lo Presti -  abbiamo avviato nella sala crisi un piano di ripartenza dell'operatività dello scalo. Tranne il Terminal 3, il Terminal 1, 2 e il 5 sono agibili e operativi. Abbiamo fatto atterrare 19 voli intercontinentali che erano partiti da varie parti del mondo. Abbiamo rimesso in moto la macchina". Alle 10.30 è stata riaperta al traffico anche l'autostrada Roma-Fiumicino. Dopo varie ore di stop, alle 10.15 è ripreso il servizio dei treni per l'aeroporto di Fiumicino, sospeso, dalle 4.40, per disposizione della Questura di Roma. A fine serata, l'annuncio dell'Enac:  l'operatività dell'aeroporto "sta gradualmente riprendendo, sebbene con capacità ridotta". E poi: "La capacità operativa, dalla mezzanotte di oggi alla mezzanotte di domani, 8 maggio, raggiungerà il 50% della capacità operativa del periodo". 

L'incendio. Le fiamme sono divampate poco dopo la mezzanotte presso il bar 'Gustavo' al terminal 3, all'area transito dopo il controllo passaporti, e non dal deposito bagagli come riferito in un primo momento. "Bisogna comprendere se quello che è accaduto la notte scorsa è solo un caso accidentale o sia un segnale di problemi da verificare - ha osservato il presidente Enac, Vito Riggio - bisogna capire cosa è bruciato così velocemente, quale materiale ha fatto propagare le fiamme rapidamente: i materiali usati in aeroporto sono a norma di legge, non so però cosa c'era nei negozi. Questo è un punto che bisognerà capire. Ora vigileremo su tutte le società presenti al Terminal 3, sulle cause aspettiamo gli accertamenti".

Sul posto dell'incendio sono intervenute 17 squadre dei vigili del fuoco che hanno impiegato diverse ore per spegnere le fiamme. Ci vorrà qualche giorno prima che lo scalo e soprattutto il Terminal 3 tornino alla piena operatività. "I tempi di intervento sono stati adeguati", ha precisato il presidente dell'Enac Vito Riggio. "Appena la procura dissequestrerà l'area, credo che la manutenzione di Adr sarà in grado di aggiustare tutto in tempo molto breve. Però -sottolinea- prima dobbiamo potervi entrare". 

I pompieri hanno soccorso tre persone all'interno, rimaste lievemente intossicate dal fumo. Gli allarmi sono immediatamente risuonati per tutto il Terminal 3 che si è rapidamente riempito di fumo, riferiscono i testimoni sul posto.

I disagi intanto restano. Aria irrespirabile, pavimenti anneriti da una coltre di fuliggine, sirene dell'antincendio no-stop, operatori aeroportuali addetti al terminal che girano solo muniti di una mascherina. Squadre dei pompieri, delle forze dell'ordine e della sicurezza aeroportuale controllano l'area e sarà necessario l'ausilio del sistema di telecamere presenti. Tutti gli accessi, sia nella zona partenze che in quella arrivi, sia al terminale 3 che al terminal 2, sono stati transennati. Le fiamme non hanno coinvolto i banchi di accettazione e gli strumenti operativi per la sicurezza, distrutte invece alcune cabine di controllo passaporti e un'ampia area del terminal 3. Ma soprattutto sono stati divorati dalle fiamme molti negozi Duty Free. L'incendio infatti, come dicevamo,  si è sviluppato all'interno dell'area commerciale al piano -1 del Terminal per un danno di milioni di euro. Tra i negozi coinvolti, circa una quarantina, la gioielleria Bulgari. Alcune mitragliatrici e armi d'ordinanza sono state portate via dagli agenti di polizia dal posto di polizia di frontiera, coinvolto anch'esso dal rogo. "Ci vorrà del tempo prima che il cuore dell'Aeroporto Leonardo Da Vinci torni a battere come prima" scrive in una nota il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, che chiede "un ammodernamento dell'intera struttura aeroportuale" e un "rafforzamento delle vie di accesso allo scalo".

Sui social network i testimoni hanno pubblicato foto in cui si vede una densa nuvola di fumo bianco, sullo sfondo nero del cielo, che si leva dal Terminal 3. Tra loro, c'è Philip Bayer di New York che ha postato su Twitter, nel corso della notte, le immagini del fumo che si levava sopra lo scalo, passeggeri e personale in attesa fuori e, ormai di giorno, i sigilli alle porte del terminal 3 dove l'incendio è divampato.

Le testimonianze. "Abbiamo visto una colonna di fumo altissima e poi siamo usciti per capire cosa stava succedendo - racconta uno degli operatori dell'aeroporto di Fiumicino - Quando ci siamo accorti del fumo era mezzanotte e il terminal era già bloccato, così come il 2. Fuori c'erano polizia, vigili del fuoco e una quarantina di passeggeri. C'era una nebbia fittissima. Il rogo si sarebbe sviluppato da un ristorante del Terminal 3". Le fiamme sono ancora negli occhi dei testimoni, che verranno ascolteranno dagli investigatori per ricostruire l'esatta dinamica. Sono dipendenti dei negozi e dei punti ristoro all'interno dell'aeroporto che avrebbero assistito al momento in cui l'incendio è divampato. Tra loro "c'è una teste che ci ha indicato l'origine dell'incendio in un vano dietro il frigorifero dell'esercizio commerciale - ha detto il vice questore Antonio Del Greco - La dipendente del bar ha fatto subito allontanare le persone e poi è scattato l'allarme, attorno a mezzanotte: è una testimonianza che stiamo valutando secondo gli elementi che hanno i vigili del fuoco".

Il Campidoglio ha offerto al prefetto Gabrielli, impegnato nel coordinamento dei soccorsi, "la disponibilità della polizia locale e degli uomini del servizio civile. Inoltre sono stati messi a disposizione di Aeroporti di Roma: autobus per i servizi logistici dagli spostamenti lungo le piste e verso gli aeromobili e quelli per gli spostamenti tra un terminal e l'altro dell'aerostazione", spiega una nota l'Ufficio Stampa del Campidoglio. 

Viabilità e traffico. Alle 10.30 è stata riaperta al traffico l'autostrada Roma-Fiumicino, precedentemente chiusa, in direzione aeroporto. Grossi disagi alla viabilità in tutta l'area circostante l'aeroporto, con chilometri di auto in fila tra Ostia e Fiumicino. Il traffico è andato in tilt sulla Colombo, via Ostiense, via del Mare con gli automobilisti rimasti incolonnati anche sulla Portuense.

Treni. Alle 10.15 sono tornati regolari i treni per l'aeroporto. Il traffico ferroviario era stato sospeso, dalle 4.40 su disposizione della Questura di Roma, ma i treni hanno continuato comunque a raggiungere l'aeroporto. Trenitalia ha poi precisato che la Fl1 Fara Sabina-Fiumicino aeroporto svolge regolare servizio ma limitato a Ponte Galeria e Parco Leonardo.

Ciampino. Tra i passeggeri che si sono visti cancellare il volo in partenza da Fiumicino c'è anche chi ha scelto di scommettere sul secondo scalo romano. Sin dall'alba, la biglietteria dell'aeroporto di Ciampino è stata presa d'assalto da decine di viaggiatori in cerca di biglietto. "All'inizio - racconta uno di loro - c'è stato qualche momento di tensione. Un solo computer non basta per soddisfare tutte le richieste". A Ciampino sono state anche dirottati tutti i voli low cost.

lastampa.it