Vespa compie 69 anni. Un mito intramontabile Vespa compie 69 anni. Un mito intramontabile

Publicado el 23/04/2015

Ma facciamo un passo indietro, torniamo al 1946, quando Piaggio & C SpA depositò presso l'Ufficio centrale dei brevetti il progetto per una ''motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica''. Enrico Piaggio voleva produrre un mezzo a basso costo e di largo consumo per risolvere il problema della mobilità individuale.

A capo del progetto fu messo Corradino D'Ascanio. L'Ingegnere non amava le motociclette, le reputava: scomode, ingombranti, con gomme troppo difficili da cambiare in caso di foratura e oltretutto - per via della catena di trasmissione - destinate a sporcare sempre pilota e passeggero.

Per eliminare la catena immaginò un mezzo con scocca portante, a presa diretta; per rendere la guida più agevole pensò di posizionare il cambio sul manubrio; per facilitare la sostituzione delle ruote sostituì la forcella con un supporto laterale simile ai carrelli degli aerei. E infine ideò una carrozzeria 'carenata' capace di proteggere il pilota, che riusciva così a non sporcarsi o scomporsi nell'abbigliamento.

Enrico Piaggio non esitò a dare il via alla produzione in serie di duemila esemplari della prima Vespa con motore di 98 cc. Il debutto in società del nuovo veicolo si tenne al Circolo del Golf di Roma, alla presenza del generale americano Stone in rappresentanza del Governo militare alleato. L'avvenimento venne ripreso dal cinegiornale statunitense Movieton: gli italiani avrebbero visto per la prima volta la Vespa nelle pagine interne della rivista Motor (24 marzo '46) e nella copertina in bianco e nero de La Moto del 15 aprile 1946, toccandola con mano alla Fiera Campionaria di Milano dello stesso anno, 

ANSA.it