Rugby, è morto Jonah Lomu La leggenda All Blacks Rugby, è morto Jonah Lomu La leggenda All Blacks

Publicado el 18/11/2015

Si era ritirato nel 2010, ma la sua carriera si era fermata nel 1999, per una malattia ai reni che l’aveva costretto al trapianto. Poi i tentativi di ritorno

È morto all’età di 40 anni il rugbista neozelandese Jonah Lomu, leggenda degli All Blacks. Ne dà notizia la Federazione di rugby della Nuova Zelanda: «Jonah era una leggenda del nostro gioco, amato dai suoi tanti fan sia qui che in tutto il mondo - ha detto l’a.d. della federazione Steve Tew -. Non abbiamo parole, i nostri pensieri e sentimenti vanno alla sua famiglia». Nel rugby c’è un prima e un dopo Jonah Lomu: il tre quarti ala è stato la prima vera superstar globale della palla ovale, che la sua enorme popolarità aiutò a far conoscere ben oltre gli appassionati tradizionali (che già non erano pochi). 

I tentativi di rientro

Nel 1999, a soli 24 anni una malattia degenerativa dei reni costrinse Lomu a un trapianto e stroncò la sua carriera al suo picco. Una carriera iniziata prestissimo: a 19 anni Lomu fu il più giovane debuttante neozelandese in un test match. Non riuscì mai a tornare ai livelli raggiunti prima di quel 1999. Non riuscendo a trovare una squadra nel suo paese (era nato a Auckland nel 1975 da genitori tongani), Lomu provò a ricominciare dall’Europa: sette mesi in Galles nei Cardiff Blues, interrotti da un infortunio alla caviglia. Jonah tornò in patria, ma dopo tre sole partite nel North Harbour (che militava in un campionato provinciale) il club rinunciò a lui. Nel 2007, anno dell’annuncio del suo ingresso nella Hall of Fame del rugby, arrivò quindi l’annuncio del primo ritiro. Due anni dopo, un altro tentativo di rientro. a Marsiglia, nel Vitrolles, squadra di Terza divisione: ma in tutta la stagione Lomu giocò solo sette partite per poi annunciare l’addio definitivo.

La malattia

Pur avendo partecipato a due sole edizioni di Coppa del Mondo e da giovane (1995 e 1999), Lomu è il giocatore che ha realizzato il maggior numero di mete (15). Nel 2011 le prime notizie sui problemi al rene trapiantato sette anni prima: la dialisi si rivelò insufficiente, rendendo necessario un nuovo trapianto. La morte è arrivata improvvisamente, nella notte fra martedì e mercoledì

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